Come eliminare gli intercalari.

Gli intercalari sono brutture della comunicazione. Consistono in parole o suoni ripetuti in modo eccessivo:

- ehm 

- diciamo 

- naturalmente

- chiaramente

- ...

Gli avverbi come "logicamente", "naturalmente", "chiaramente", "ovviamente"… se abusati perdono il loro significato originale per diventare puro suono. Un riempitivo fastidioso.

Comprendere perché ricorriamo a questi intercalari è il primo passo per eliminarli e, di conseguenza, migliorare drasticamente la nostra comunicazione. 

Questo non solo renderà più incisive le nostre presentazioni ufficiali – con o senza slide, in presenza o online – ma migliorerà anche ogni nostra interazione, dalle riunioni di team ai colloqui individuali.

Perché gli intercalari sono dannosi?

L'ascolto richiede fatica. Il nostro obiettivo, quando comunichiamo, non è "dire bene le cose", ma far sì che chi ci ascolta possa capire bene e sentirsi coinvolto. Gli intercalari, purtroppo, ottengono l'effetto opposto: allontanano l'uditorio.

Ma c'è un effetto ancora più insidioso: siamo noi i primi ad ascoltarci quando stiamo parlando. 

Ogni parola, ogni suono che emettiamo ci condiziona. Gli intercalari sporcano la nostra stessa comunicazione dall'interno.

Perché usiamo gli intercalari? La paura del silenzio.

Spesso, dietro l'uso degli intercalari si nasconde la convinzione errata che riempire ogni spazio sonoro dia un'impressione di sicurezza. 

Quest’idea è rafforzata dal ritmo serrato e spesso artificiale a cui ci hanno abituato video e podcast editati, dove ogni pausa viene meticolosamente tagliata.

Tuttavia nella comunicazione dal vivo le pause sono vitali. Sono i momenti in cui chi ascolta può "collegare i puntini", ovvero elaborare i concetti che stiamo presentando. Senza questo tempo tecnico, la comprensione diventa difficile, la stanchezza subentra e l'attenzione cala.

Puoi approfondire QUI.

Gli intercalari emergono proprio quando abbiamo bisogno di tempo per formulare un pensiero, per connettere i passaggi del nostro ragionamento. 

Li usiamo come stampelle sonore, avverbi lunghi o suoni indefiniti che coprono quello che percepiamo come un silenzio imbarazzante, ma che in realtà è un tempo cognitivo necessario.

La triangolazione della comunicazione efficace

Per eliminare gli intercalari, dobbiamo spostare il focus da noi stessi alla relazione con chi ci ascolta. Dobbiamo ricordarci della triangolazione fondamentale:

  1. Chi parla.

  2. Chi ascolta.

  3. Il messaggio.

Chi ascolta guarda al concetto grazie a noi, e noi guardiamo al concetto per mandarlo a chi ascolta. 

Non siamo soli con le nostre idee. Siamo in una dinamica interattiva. Pensare e riflettere mentre si parla non è segno di debolezza, ma di apprezzabile ponderazione. Mostra che non lanciamo idee a casaccio, ma che ragioniamo e riflettiamo per farci capire meglio.

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Strategie pratiche per sconfiggere gli intercalari

Eliminare gli intercalari richiede un percorso per gradi:

  1. Dalla consapevolezza alla coscienza. Non basta sapere di usare intercalari. Bisogna sentire di quando li usiamo, nell'esatto momento in cui lo facciamo. È il passaggio dalla consapevolezza ("So che lo faccio") alla coscienza ("Mi rendo conto che lo sto facendo ora").

  2. Il complice. All'inizio, è utilissimo chiedere aiuto a un complice. Questa persona, durante le nostre prove o presentazioni, alzerà un "cartellino giallo" (reale o metaforico) ogni volta che useremo un intercalare. Questo ci aiuterà a riconoscere non solo il suono, ma anche la sensazione fisica associata a quel riempitivo.

  3. L’auto-monitoraggio. Con la pratica svilupperemo la capacità di alzarci il cartellino giallo da soli. Arriveremo persino a percepire l'impulso di usare l'intercalare prima che esca, dandoci la possibilità di fermarlo.

  4. La sostituzione con il silenzio. Il passo finale è sostituire l'intercalare con ciò che tenta di mascherare: il silenzio. Significa dire: "Sto pensando" e contemporaneamente: "Ti sto dando il tempo di pensare". È un atto di collaborazione, un modo per costruire insieme a chi ascolta la comprensione.

Eliminare gli intercalari non è solo una questione tecnica. 

È un modo per rispettare chi ci ascolta e per dare più forza e chiarezza al nostro pensiero. È un lavoro che richiede pratica e attenzione, ma i cui benefici. L’obiettivo è una comunicazione più pulita, autorevole e connessa.

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Chi sono

Sono Stefano Todeschi, consulente e formatore specializzato in public speaking pratico, aiuto manager, professionisti e imprenditori a comunicare in pubblico con più sicurezza e autorevolezza.

Niente lezioni frontali, montagne di slide o video esempi di modelli irraggiungibili. Preferisco prendere in mano la situazione reale, aiutarti a fare la pratica che ti serve adesso, passo passo con la giusta gradualità.

Diamo vita alla strategia di comunicazione su misura per te.

Ecco come possiamo lavorare insieme in consulenza privata.

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